I risultati 2021 di IGD SIIQ SpA, che guardano con ottimismo al nuovo piano al 2014

WSC worldshoppingcenter-journal by Retailtrend.it (24 febbraio 2022) – Il Consiglio di Amministrazione di IGD – Immobiliare Grande Distribuzione SIIQ S.p.A.,riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Rossella Saoncella, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

L’esercizio 2021 si chiude con risultati in crescita particolarmente soddisfacenti e ci consegna diverse certezze ed elementi di fiducia da cui partirà il percorso del nuovo Piano Industriale 2022 – 2024 – ha affermato l’amministratore delegato, Claudio Albertini – Innanzitutto, la concretezza delle performance operative dei nostri asset, che hanno visto vendite operatori nelle gallerie italiane in linea con il 2019 nel periodo di allentamento delle restrizioni, un tasso di occupancy superiore al 95% e un fatturato netto di IGD incassato per circa il 94%“.La struttura patrimoniale del Gruppo, grazie alle operazioni di asset management completate e alla stabilizzazione dei valori immobiliari, è tornata in linea con i target che ci eravamo prefissati, in particolare sul Loan to Value; questo, insieme con il significativo incremento dell’utile ricorrente, anche oltre la nostra guidance, ci consente di tornare ad offrire ai nostri azionisti un dividendo attraente e sostenibile“.

Andamenti operativi: buone risposte dai visitatori nei 7 mesi senza restrizioni

Italia

Anche nel 2021 le performance di IGD hanno risentito delle misure restrittive adottate per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19.

In Italia nei primi 5 mesi dell’anno, infatti, l’operatività dei centri commerciali del Gruppo è stata fortemente limitata con il divieto di consumazione sul posto per le attività di ristorazione e la chiusura nelle giornate festive e prefestive degli esercizi commerciali cosiddetti “non essenziali” presenti all’interno delle gallerie.

Tutto ciò ha impattato sui livelli di ingressi e fatturati registrati dagli operatori nella prima parte dell’anno, poi, a partire dal 17 maggio con il ritorno alla piena operatività dei centri commerciali, gli andamenti operativi hanno mostrato forti segnali di recupero con ingressi che, nel periodo giugno – dicembre, sono risultati  in incremento del +8,8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e fatturati che hanno registrato un aumento ancora più marcato, pari a +23,5%.

Le performance della seconda parte dell’anno risultano particolarmente interessanti anche se confrontate con il medesimo periodo del 2019 (ultimo anno non intaccato dalla pandemia): a fronte di ingressi ancora in calo di circa il 16%, le vendite degli operatori sono infatti risultate essere sostanzialmente in linea. Tutto ciò conferma il trend già riscontrato nel 2020, di un’affluenza divenuta più selettiva, ma caratterizzata da una maggior propensione all’acquisto: lo scontrino medio del 2021, pari a 28,8€ risulta infatti in incremento del 24,4% rispetto a quello registrato nel 2019.

Tra le varie categorie merceologiche è importante sottolineare l’ottimo andamento fatto registrare da elettronica e beni per la casa che risultano in incremento rispetto a quanto fatto nel 2019 sia analizzando il periodo giugno-dicembre che l’intero anno. Tra le categorie che hanno avuto più difficoltà c’è invece la ristorazione sulle cui performance ovviamente pesano le misure restrittive imposte nella prima parte dell’anno.

Nel corso del 2021 sono state portate a termine le trattative con gli operatori per la gestione del periodo di restrizioni relativo ai primi mesi dell’anno; sono state effettuate 932 contrattazioni che, in generale, non hanno comportato la modifica dei contratti in essere, ma la rimodulazione dei pagamenti nel corso dell’anno e la concessione di sconti temporanei. Questa attività ha permesso ad IGD di ottenere ottimi risultati in termini di fatturato 2021 totale incassato (al netto degli sconti concessi), che alla data del 16 febbraio 2022 era pari a ca. il 94%.

Parallelamente a queste negoziazioni è proseguita un’intensa attività di commercializzazione volta a recuperare la maggior vacancy venutasi creare a causa della pandemia; il lavoro svolto è stato efficace e ha portato risultati significativi: sono ca. 25mila i metri quadrati ricommercializzati nel corso dell’anno a fronte di ca. 23mila metri quadrati di chiusure dettate dagli effetti della pandemia, con 34 brand che hanno fatto il loro ingresso per la prima volta all’interno delle gallerie commerciali del Gruppo come ad esempio Portobello (beni per la casa), Cliniche Dyadea (servizi), Mi Store (elettronica).

Sono 243 i contratti sottoscritti nel corso dell’anno tra rinnovi (135) e turnover (124 di cui 108 a rete omogenea), con una sostanziale stabilità dei canoni (-0,2%) a rete omogenea.

Grazie a queste attività, il tasso di occupancy del portafoglio italianopari al 95,2%, si è mantenuto su livelli elevati ed è in crescita rispetto al 31 dicembre 2020 quando era risultato pari al 93,9%

Romania

Anche in Romania, l’economia nel corso del 2021 ha ripreso a correre, con il PIL che, a fine anno, risultava in aumento del 7,1%, superando così il livello pre-pandemico. La crescita, guidata principalmente dai consumi privati e dagli investimenti, è attesa proseguire anche nel 2022. 

Tutto ciò, nonostante il perdurare di alcune restrizioni decise dal Governo che hanno richiesto un ulteriore sforzo della società controllata Winmarkt in termini di sconti temporanei concessi, ha permesso alle gallerie commerciali in portafoglio di ottenere buone performance operative: il tasso di occupancy al 31 dicembre 2021 è pari al 94,6%, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2020 quando era risultato pari a 93,6%, e ottimi riscontri si hanno anche in termini di fatturato incassato al netto degli sconti concessi, pari a circa il 96%. Nel corso dell’anno è proseguita la normale attività di commercializzazione che ha portato alla firma di 480 contratti tra rinnovi (353) e turnover (127)facendo registrare un lieve incremento dei canoni pari a circa +0,4%.

Risultati economico-finanziari: indicatori in significativa crescita

Nel 2021 i ricavi lordi da attività locativa, pari a 145,1 milioni di euro, hanno registrato un lieve decremento del -0,4%, con una variazione dovuta alle seguenti componenti:

  • per ca. -1,6 milioni di euro, a minori ricavi sul perimetro non omogeneo;
  • per ca. -2,3 milioni di euro, a minori ricavi like for like Italia. Il decremento è interamente imputabile alla categoria gallerie sulla quale pesano gli effetti della maggiore vacancy venutasi a creare con il Covid (ca. 23mila mq), più che compensata dalle ri-commercializzazioni effettuate (ca. 25milla mq), che hanno però effetti economici diluiti nel tempo; in leggero incremento gli ipermercati;
  • per ca. -0,1 milioni di euro, alla riduzione dei ricavi like for like della Romania.

Il Net rental income è pari a 118,5 milioni di euroin incremento del +8,2 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; la variazione è da imputare principalmente alla riduzione per 11,3 milioni di euro degli impatti diretti Covid registrati nel 2021 rispetto al 2020.

L’Ebitda della gestione caratteristica è pari a 107,3 milioni di euro, in incremento del +7,9 % con un margine pari al 70,8%, mentre la marginalità dell’Ebitda caratteristico Freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) si attesta al 72,4%.

La gestione finanziaria complessiva è pari 33,3 milioni di euro; il dato, depurato da partite contabili relative a IFRS 16 e oneri non ricorrenti, è in miglioramento del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2020.

L’Utile netto ricorrente (FFO) è pari a 64,7 milioni di euro, in incremento del +9,2% rispetto al 31 dicembre 2020. L’incremento fatto registrare dall’FFO è superiore anche alla guidance che era stata comunicata al mercato che prevedeva una crescita intorno al +7/8%.

Per effetto, in particolare, delle minori variazioni di fair value, il Gruppo chiude con un utile netto pari a 52,8 milioni di euro (-74,3 milioni di euro la perdita nel 2020).