Buone performance per i centri commerciali Savills dopo il lockdown

WSC worldshoppingcenter by Retailtrend.it (13 luglio 2020) – Secondo un’indagine di Savillsuno dei principali fornitori globali di servizi immobiliari al mondo – dopo il lockdown, nei primi 14 giorni di riapertura (dal 18 al 31 maggio)  dei propri 22 centri commerciali, sarebbe emerso dai dati (che sono stati comparati con quelli analoghi dello scorso anno) un recupero costante dei flussi di visitatori e performance migliori delle aspettative, anche se tuttavia, rimane incerto lo scenario dei prossimi mesi legato ai consumi.

Il recupero in termini di flussi di visitatori è stato costante nelle settimane successive al lockdown: + 10% nella seconda settimana di riapertura, + 5% nella terza settimana. Quindi i dati, sembrano orientati verso un ritorno alla normalità nelle grandi superfici di vendita, con i visitatori che tornano a visitare i mall, seppur nel rispetto delle attuali norme di distanziamento.

Anche se i valori di fatturato, per il momento, sono condizionati dalle restrizioni imposte: come i negozi despecializzati che fanno registrare un -12% o alcune tipologie di beni per la persona (-19%). Le food court, hanno registrato un calo del 50% poichè, sebbene abbiano riaperto quasi da subito, hanno dovuto far fronte all’implementazione di misure precauzionali che sono state molto impattanti sui volumi generabili. Inoltre è totalmente assente tutto l’indotto delle attività leisure, che continuano a rimanere chiuse.

Savills in questo contesto di analisi, ha voluto condurre un’ulteriore indagine web rivolta a tenant e clienti dei propri centri commerciali gestiti, durante il lockdown (che è ora in fase di aggiornamento a distanza di due mesi dalla riapertura).

“Le aspettative in termini di recupero da parte degli operatori commerciali prevedono una ripresa con tempi medio lunghi – commenta Maddalena Panu, Head of Research di Savills – e circa il 40% dei tenant si aspettano, alla riapertura dei mall, delle performances in termini di fatturato inferiori di oltre il 20% rispetto al periodo pre-COVID-19″

Un terzo dei tenant, infatti, ritiene che tornerà alla normalità per fine anno, mentre il 28% prevede il permanere di una situazione anomala per circa un anno.

“Siamo però convinti – conclude – che sia prematuro fare una valutazione definitiva sul comparto, in quanto l’impatto economico della pandemia, in particolare sui consumi, è ancora incerto e destinato a ulteriori evoluzioni nel corso dei prossimi mesi”.

Secondo il dettaglio dei dati emersi dall’indagine Savills e confrontando i dati di maggio 2020 con quelli analaghi del 2019, ne esce fuori la seguente tabella: attività dei servizi (-3%), beni per la casa (-10%), despecializzati (-12%), cura persona e salute (-19%), elettronica di consumo (-25%), cultura tempo libero e regali (-31%), abbigliamento personale (-33%), ristorazione (-50%).

Mentre la stima del tempo previsto per ritornare alla normalità dopo il lockdown si esprime attraverso queste percentuali di valutazione delle performances: positive (7%), costanti (14%), negative (37%), molto negative (40%), altro (3%).